The Prestige

I filosofi e il cinema – 2020
- ore 20:00
Regia: Christopher Nolan
Nazione: USA, Gran Bretagna
Anno: 2006
Durata: 128'
Genere: Thriller
Cast: Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine, Scarlett Johansson, David Bowie, Andy Serkis, Piper Perabo, Rebecca Hall, Jamie Harris, Chris Cleveland, Rob Arbogast, Samantha Mahurin, William Morgan Sheppard, Jim Piddock, Mark Ryan, Daniel Davis, Julie Sanford, Jodi Bianca Wise, Ezra Buzzington, Enn Reitel, Phillip Whiteman, Edward Hibbert
Ingresso riservato ai soci dell'ass. Filò
Discussione a cura di Umberto Curi, professore dell'Università di Padova
The Prestige è un film del 2006 diretto da Christopher Nolan ed è tratto dall'omonimo romanzo di Christopher Priest.
Il film è ambientato nella Londra di fine '800 e narra la storia di due maghi-illusionisti Alfred Borden e Robert Angier, amici e colleghi insieme a Julia moglie di quest'ultimo. Quando Julia muore durante un numero detto fuga subacquea, Robert incolpa Alfred per la sua morte e da quel momento le loro strade e carriere si dividono dando vita ad una spietata rivalità.
Come dare una spiegazione razionale a fenomeni talmente verosimili che sembrano mostrarci una realtà strutturata su leggi fisiche diverse da quelle che conosciamo, gettandoci in uno stato di incertezza? A volte dovremmo forse sospendere il giudizio? Con quali strumenti cognitivi possiamo riconoscere il confine tra la realtà e ciò che crediamo di vedere?
Su questi e su altri temi rifletterà il filosofo Umberto Curi, Professore emerito dell’Università di Padova, nel suo commento a The Prestige (2006) di Christopher Nolan, che sarà proiettato martedì 4 febbraio alle ore 20.00, presso il Cinema Europa di Faenza, in occasione del primo appuntamento del 2020 della nuova rassegna I filosofi e il cinema.
Nella Londra vittoriana, due spregiudicati illusionisti, Angier (Hugh Jackman) e Borden (Christian Bale), il cui rapporto di collaborazione si interrompe a causa di un incidente fatale durante uno show, si sfidano in numeri di magia sempre più incredibili e inquietanti, al punto da utilizzare strumenti non ortodossi per la loro riuscita, come la presenza di sosia o la spettacolarizzazione della morte. In un conflitto che tocca anche le vite dei personaggi, il regista Chritopher Nolan, per mezzo della complessa macchina temporale cui ci ha già abituato in Memento (2000) e che si fa sempre più elaborata nei film successivi, ricostruisce le loro vicende, conducendo una riflessione profonda non solo sulla torbida questione del desiderio di successo, ma soprattutto sul tema del doppio, che si dipana in un’articolata rete di elementi tra loro legati: i due protagonisti, i due sosia, l’uomo e la tecnologia, la realtà e l’apparenza, il passato e il presente.
Umberto Curi, tra i più noti filosofi italiani per la qualità del suo lavoro di ricerca riconosciuto anche all’estero, dopo essere stato Professore ordinario, attualmente è Professore emerito di Storia della Filosofia presso l’Università di Padova. Visiting Professor presso le Università di Los Angeles (1977) e di Boston (1984), ha tenuto lezioni e conferenze presso le Università di Barcellona, Belgrado, Bergen, Berlino, Buenos Aires, Cambridge (Massachussets), Cordoba, Lima, Lugano, Madrid, Oslo, Rio de Janeiro, San Paolo, Sevilla, Vancouver, Vienna, Zagabria.
Ha pubblicato circa 40 volumi. Fra le sue numerose pubblicazioni, Endiadi. Figure della duplicità (Feltrinelli, 1995; Raffaello Cortina, 2015), La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Feltrinelli, 1997), Polemos. Filosofia come guerra (Bollati Boringhieri, 2000), Le parole della cura. Medicina e filosofia (Raffaello Cortina, 2017). Collabora al supplemento La lettura del “Corriere della sera”. Da tempo, inoltre, si interessa del nesso tra linguaggio cinematografico e pensiero filosofico (Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia, Raffaello Cortina, 2000; Un filosofo al cinema, Bompiani, 2006).