Kill Me Please
I filosofi e il cinema – 2020
- ore 20:00
Regia: Olias Barco
Nazione: Belgio, Francia
Anno: 2010
Durata: 92'
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Aurélien Recoing, Virgile Bramly, Daniel Cohen, Virginie Efira, Bouli Lanners, Benoît Poelvoorde, Saul Rubinek, Zazie De Paris, Philippe Nahon, Vincent Tavier, Olga Grumberg, Stéphane Malandrin, Clara Cleymans
Ingresso riservato ai soci dell'ass. Filò
Discussione a cura dell'associazione Filò
Medico all’avanguardia, il Dr Kruger vuole dare un senso al suicidio. Il suo sogno è creare una struttura terapeutica dove darsi la morte non sia più considerata una disgrazia, ma un atto consapevole svolto con assistenza medica. La sua clinica esclusiva richiama l’attenzione di un gruppo di strani personaggi, accomunati dal desiderio di morire: un famoso comico con un cancro incurabile, un commesso viaggiatore che cela sordidi segreti, un ricco erede lussemburghese, una bella ragazza con manie autolesioniste, un vecchio cabarettista berlinese dalla voce rovinata e un uomo che ha perso tutto nel gioco d’azzardo, moglie compresa. Dopo essersi consultati con Kruger sulle motivazioni che li spingono a farla finita, ciascuno di loro ha diritto a esprimere un’ultima richiesta. Ma nelle isolate montagne dove il dottore ha inteso realizzare il suo sogno del suicidio perfetto, è ancora la Morte a decidere quando colpire. Commedia in bianco e nero, nerissima e irresistibile, grottesca e scorrettissima.
La morte dovrebbe essere oggetto di libera scelta per restituire piena dignità alla nostra esistenza? Ma quale confine stabilire tra chi può esercitare tale diritto e chi non può?
Intorno a queste e ad altre domande sul tema del “fine vita” e, più in generale, sul nostro rapporto con la morte, dopo la visione del film Kill me please (2010) di Olias Barco, l’Associazione Filò condurrà un dialogo ed una riflessione filosofica con gli spettatori. La proiezione è in programma martedì 6 ottobre alle ore 20.00 presso il Cinema Europa di Faenza, nell’ambito della rassegna I Filosofi e il Cinema.
In una sontuosa “casa di cura” nelle montagne della Svizzera, l’illuminato Dottor Kruger accoglie tutti coloro che, per le più svariate ragioni, decidono di porre fine alla loro vita, ma non hanno il coraggio di farlo da soli. Prima del rito finale, il Dottor Kruger li guida in un percorso psicologico vòlto a capire le loro reali intenzioni e a dissuaderli dalla scelta estrema, ripetendo che sono sempre in tempo per cambiare idea. Tutto sembra svolgersi in un rarefatto clima di pacata civiltà, fino a quando qualcuno, in un inatteso crescendo di violenza, minaccia la vita dei pazienti e del personale della clinica. Di fronte all’effettiva paura della morte, si scatenano le reazioni più improbabili da parte di un’eterogenea sfilata di personaggi, descritti col gusto dell’eccentrico e del grottesco dal regista belga.
Una commedia lucida e provocatoria, confezionata con intelligenza e rigore stilistico, che sa problematizzare la questione del “fine vita”, tema complesso ma spesso banalizzato dalle ideologiche contrapposizioni dell’attuale dibattito pubblico.